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Sul palco di NerviJazz – OPERA & JAZZ recital del soprano Irene Cerboncini

 

Ospite di quest’anno di NerviJazz, con un progetto a sostegno dell’Associazione Emergency, sarà la soprano Irene Cerboncini che con il suo Recital ci accompagnerà dal cuore del melodramma italiano all’esplosione della musica Jazz in America.

>> Sabato 18 alle ore 17.00 – ingresso a offerta libera, a sostegno di Emergency.


 

Programma:

Oh cieli azzurri – Aida, Giuseppe Verdi

Intermezzo – Cavalleria Rusticana

In quelle trine morbide – Manon Lescaut, Giacomo Puccini

Tu, tu, piccolo Iddio – Madama Butterfly, Giacomo Puccini

Laggiù nel Soledad – La Fanciulla del West, Giacomo Puccini

L’umile ancella – Adriana Lecouvreur, Francesco Cilea

La mamma morta – Andrea Chénier, Umberto Giordano

Notturno in rebemolle maggiore, op.9, per la mano sinistra -Alecksandr Skrjabin

God bless the child – Billie Holiday

My man’s gone now – George Gershwin

Summertime – George Gershwin

Il programma di questo Recital del soprano Irene Cerboncini ci accompagna dal cuore del melodramma italiano (G. Verdi, Aida) al cuore del jazz; passando attraverso le geniali anticipazioni pucciniane caratterizzate da un eclettico superamento dei generi musicali, per approdare alle note del verismo di Cilea e Giordano, velato da tinte crepuscolari e proiettato verso il pieno ‘900 quando, contemporaneamente, in America esplodeva la musica Jazz. Qui troviamo il testo intenso e provocatorio e ispirazione blues di Billie Holiday “God Bless the child” che offre una composizione (che lei stessa interpretò) degna del più importante repertorio jazz. Il programma si conclude con uno dei più illustri artefici del jazz: George Gershwin, le cui composizioni spaziano dalla musica classica al blues. Geniale la sua opera lirica del 1935 “Porgy and Bess” che fonde la tradizione del melodramma al jazz e si snoda attraverso arie che sono diventate pietre miliari del repertorio sia classico che  jazz. Da “Porgy and Bess”  ascolteremo “My man’s gone now”, straziante canto ripreso tra gli altri anche da Ella Fitzgerald, e “Summertime”, il pezzo più conosciuto dell’opera dalle innumerevoli interpretazioni.

Al pianoforte il Maestro Massimo De Stefano.

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